Archivi del 2009

Conferenza alla Camera dei Deputati del 12 Giugno “Normativa in agricoltura e macchine storiche”

15 Dicembre 2009
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Relazione sulla Conferenza alla Camera dei Deputati

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COMUNICATO STAMPA

TRATTORI IN PRIMA FILA PER L’AMBIENTE

Da SAME DEUTZ-FAHR una proposta concreta: sostituire in 10 anni il 50 % dei quasi 7 milioni di vecchi trattori Euro 0 europei con modelli all’avanguardia e meno inquinanti, con un beneficio concreto per l’ambiente quantificabile in una riduzione del 50% delle emissioni di polveri sottili e del 40% di ossido di azoto

Roma, 12 giugno 2009. Il Gruppo SAME DEUTZ-FAHR (SDF), tra i principali produttori mondiali di trattori, mietitrebbie,  macchine agricole e motori diesel, si fa promotore di una proposta concreta per ridurre l’impatto ambientale originato dei trattori agricoli. Una proposta che combina incentivi alla rottamazione diretti e indiretti per stimolare la progressiva sostituzione del parco trattori europeo ancora oggi costituito per il 90% da macchine con motori prodotti prima dell’entrata in vigore della legislazione per il contenimento delle emissioni inquinanti (1999). Una proposta  che verrà ufficialmente presentata oggi da SDF alle 16.00 presso la Sala Conferenze della Camera dei Deputati all’interno del convegno “Agricoltura e impatto ambientale”. Il convegno, organizzato da SDF in collaborazione con il C.A.M.A.E. (Club Amatori Macchine Agricole d’Epoca) e patrocinato dal Comune di Roma e dall’Accademia dei Georgofili prevede la partecipazione del Ministero delle Politiche Agricole e della Direzione Generale della Motorizzazione Civile.

Il parco trattori europeo è stimato in circa 8 milioni di unità (2 milioni circa in Italia), il 90% dei quali è equipaggiato con motori Euro 0, ovvero motori altamente inquinanti costruiti prima del 1999. Per fare un confronto, un motore da 100 HP Euro 0 produce per ogni ora di lavoro ben 407 grammi di ossido di azoto e 39 grammi di polveri sottili, mentre il motore Euro III, che equipaggia le macchine di attuale produzione, ne produce rispettivamente 164 e 12.

Tenendo conto che negli ultimi 10 anni soltanto il 10% delle macchine altamente inquinanti sono state sostituite e tenendo conto del calo di mercato causato dall’attuale negativa congiuntura economica e finanziaria, è plausibile pensare che il tasso di sostituzione di macchine inquinanti subirà un ulteriore rallentamento. L’attuale normativa, che prevede nei prossimi anni l’introduzione di motori Euro IIIB ed Euro IV estremamente costosi, rallenterà ulteriormente il tasso di ricambio di vecchie macchine, rendendo trascurabili gli impatti sulla salvaguardia dell’ambiente.

L’alternativa proposta da SDF”, commenta Andrea Bedosti, Executive Vice President Marketing, Sales and After Sales del Gruppo Same Deutz-Fahr, “è molto semplice: continuare a produrre trattori con motori Euro IIIB che offre già livelli di emissioni nocive estremamente ridotti ed evitare o dilazionare l’introduzione delle fasi successive. Adeguati incentivi alla rottamazione e alla radiazione di vecchie macchine altamente inquinanti consentirebbero un significativo rilancio per l’industria di settore, portando nel contempo ad un abbattimento delle emissioni nocive, ben superiore a quello ipotizzabile con l’applicazione dell’attuale normativa. “Nel contempo”, continua Bedosti, “si offrirebbe agli agricoltori mezzi più moderni, più efficienti, meno inquinanti e soprattutto più sicuri. Ciò è del resto quanto avviene da molti anni nel settore dell’automobile e dei veicoli commerciali”. Questa proposta sarebbe soprattutto auspicabile sul mercato italiano dove il parco circolante di trattori è particolarmente vetusto, inquinante e mal sicuro. Infatti, come dimostrano le statistiche, il parco trattori italiano è il più vecchio d’ Europa. In Italia, a differenza di altri paesi europei, i trattori “vecchi” rimangono in esercizio ben oltre la loro obsolescenza tecnica e tecnologica. Anche in tal senso, come avviene in altri paesi europei, sarebbe importante definire con precisione e a termini di legge lo Statuto di “Trattori Storici” ben distinti e distinguibili da trattori semplicemente vecchi, inquinanti e non sicuri.

L’Italia è terra di trattori storici, oggetti d’affezione e patrimonio storico da valorizzare”, dice Ernesto Ferrini, presidente del Club Amatori Macchine Agricole d’Epoca. “Ma proprio per valorizzare questi trattori d’epoca, che non lavorano più attivamente nei campi ma sono una testimonianza del passato del nostro Paese, bisogna distinguerli chiaramente da quelli che sono semplicemente trattori vecchi, macchine obsolete, inquinanti e poco redditizie per l‘agricoltore.”

Vincenzo di Michele, esperto di normative stradali, afferma “Una regolamentazione per i trattori storici è fondamentale proprio perchè sussistono oggettive difficoltà per l’acquisto di tali mezzi e problematiche tecniche relative all’adeguamento tecnologico che potrebbe compromettere la loro intrinseca storicità. Pertanto, gli eventuali adattamenti devono essere confinati ai fini della sicurezza e circolazione stradale”.

L’obiettivo del convegno di oggi è quello di lanciare un chiaro segnale alle istituzioni: da un lato valorizzare le macchine del passato attraverso il riconoscimento della categoria dei trattori d’epoca, ma dall’altro guardare al futuro dando risposte concrete al bisogno di innovazione dell’agricoltura, che vuol dire maggior produttività, ma anche e soprattutto maggiore rispetto per l’ambiente e la sicurezza. La meccanizzazione agricola è un settore dove l’Italia eccelle da anni e che da solo ha fatturato oltre 8 miliardi di Euro nel 2008”. dice Massimo Goldoni, presidente di Unacoma.

Il convegno è parte della VI edizione dell’Operazione Tuono Viaggiante, un’affascinante carovana di trattori storici che da Arezzo raggiungono Roma. Sabato 13 giugno dalle ore 10.00 i trattori storici sfileranno per le vie di Roma, partendo da Saxa Rubra (Grotta Rossa) e attraversando le vie del centro dove verranno accolti con cerimonia ufficiale alla presenza delle autorità del Comune di Roma. I trattori torneranno poi a Grotta Rossa, dove saranno in esposizione fino al tardo pomeriggio. Un’occasione unica per vedere un pezzo di Italia che non esiste più: 20 trattori storici accompagnati da trattori SAME di ultima generazione, testimoni della continuità del progresso storico.

Il Gruppo SAME DEUTZ-FAHR (SDF), con sede a Treviglio (BG), è uno dei principali produttori mondiali di trattori, mietitrebbie,  macchine agricole e motori. I suoi prodotti sono fabbricati e venduti globalmente con i marchi SAME, DEUTZ-FAHR,  Lamborghini e Hürlimann.
La gamma di trattori copre una fascia di potenza da 30 a 270 CV e la gamma delle mietitrebbie va da 120 a 450 CV .
Nel 2008, SDF, che occupa circa 2.800 dipendenti nel mondo, ha registrato un fatturato di 1,220 miliardi di euro e un utile netto di 5 milioni di euro.
SDF possiede il 45,1%  delle azioni di DEUTZ AG, uno dei principali produttori internazionali indipendenti di motori diesel , quotato alla Borsa di Francoforte.

Informazioni per la stampa:

Christine Pfeifer
SAME DEUTZ-FAHR
Corporate & Brand Communication Manager
tel. 0363421762
[email protected]

Anna Bellini/Silvia Campanella

HILL&KNOWLTON

Tel. 02 319141

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Assegnato il “ Il Premio Nazionale Nomentum” Edizione 2009 , allo scrittore: Vincenzo Di Michele

2 Dicembre 2009

Nell’ambito culturale il premio “Nomentum Nazionale Edizione 2009” è stato assegnato – grazie alle oltre 30.000 copie vendute del suo libro “ Io Prigioniero in Russia” e ai prestigiosi riconoscimenti Nazionali come Il ringraziamento del Presidente della Repubblica per la sua preziosa testimonianza storica , al premio di cultura e Vita Alpina Gen. De Cia nonché per il Premio Baiocco speciale per la memoria storica – allo scrittore romano Vincenzo Di Michele peraltro residente nel XX Municipio .
Il Premio Nazionale Nomentum oramai di decennale tradizioni nel corso degli anni è stato conferito ad illustri personalità di ogni settore . Nelle precedenti edizioni sono stati insigniti del prestigioso riconoscimento : il senatore a vita Giulio Andreotti – il produttore David Zard , i registi Lina Wertmuller, Mario Monicelli, Pupi Avati , i cantanti  Rita Pavone e Teddy Reno . Nell’ambito culturale l’assegnazione del premio al Di Michele, è stata così motivata ” Per la sua opera di scrittore di volumi di grande spessore storico letterario e di vita in due come “ Io Prigioniero in Russia” e “ La Famiglia di Fatto” e per le sue numerose partecipazioni ai relativi incontri di presentazione alle trasmissioni televisive “.

FOTO-PREMIO-NAZIONALE-NOMENTUM

Roma 02- 12- 2009

In ricordo della mia maestra Suor Maria Laura Mainetti. La Suora di Chiavenna Figlia della Croce, dal suo alunno Vincenzo Di Michele

27 Ottobre 2009

In ricordo della mia maestra Suor Maria Laura Mainetti La Suora di Chiavenna Figlia della Croce

Foto di classe

dal suo alunno Vincenzo Di Michele

La sera del 6 giugno 2000, a Chiavenna, una telefonata allerta suor Maria Laura Mainetti “ Era una certa “Erika” che riferiva di essere rimasta incinta in seguito a una violenza domestica. In realtà la ragazza si chiama Milena ed assieme ad altre due coetanee, Veronica e Ambra, aveva architettato quella che fu poi una folle trappola omicida. Suor Maria Laura non ci pensò poi tanto; forte della sua spontaneità e nel suo modo di essere sempre pronta verso il prossimo, sola, uscì dal convento senza avvisare le forze dell’ordine o qualcun altro che poteva esserle d’aiuto. D’altronde il suo modus operandi è stato sempre quello di un sostegno immediato e senza tanti perché . Era così Suor Maria Laura; sempre attenta e disponibile nel prodigarsi verso il prossimo. Son passati oramai quasi 40 anni dai quei primi degli anni 70, ma lo ricordo come fosse ora. Suonava la campanella e tutti noi bambini andavamo a mensa . Lei però non aveva tempo per il pranzo, era troppo indaffarata con le molte persone che la cercavano e non sempre riusciva ad essere puntuale per l’inizio delle lezioni pomeridiane. Quando rientrava poi in classe, ci raccontava delle sue vicissitudini . Così i nostri momenti insieme li trascorrevamo tra didattica e riflessioni di vita . E forse, sono proprio quest’ultimi quelli che mi sono rimasti più propri di lei. Quando poi incontrai Suor Beniamina Mariani ,“ illo tempore” Preside della Scuola Santa Giovanna Elisabetta nonché attuale autrice del libro “ Suor Maria Laura di Chiavenna ” la prima cosa che sussurrò a mio figlio Matteo era proprio quella inerente ai miei ben 11 anni trascorsi in quella scuola lì dove la mia condotta indomita e ribelle si era espressa al meglio di sé. Eh beh ! in effetti ero alquanto peste e discolo e tra richiami , sgridate fino ad arrivare all’allora insolito provvedimento di sospensione dalla scuola per ben 7 giorni emesso nei miei confronti affinché assumessi un comportamento più pacato, lasciai un indelebile traccia nel ricordo di tutte le Suore dell’Istituto . Ebbene in Suor Maria Laura non riesco però a ricordare un solo momento in cui abbia alzato la voce o abbia avuto un minimo diverbio nei miei confronti benché ce ne fosse tanto bisogno. Di fatto , l’immagine scolpita nella mia mente è forse quella che il destino ha voluto fosse associato a lei . Una persona mite che con i suoi modi sapeva attendere e comprendere le carenze del carattere altrui . Non posso poi sottacere una dedita citazione per Suor Beniamina Mariani che sorvolando giustamente sui fatti dell’uccisione quali oggetto di attenzione dei canali mediatici si è invece concentrata su Suor Maria Laura , quindi , sulla descrizione ed elevazione delle sue doti . Alla stregua dell’ultimo assunto quanto mai gradita è la missiva qui riportata dell’autrice del libro Suor Beniamina Mariani

Caro Enzo,

grazie per il tuo ricordo di Suor Maria Laura : è fresco e spontaneo come sei tu.

Se mi permetti, però, vorrei completare alcune tue affermazioni. Sì, è vero che eri un discolo, ma io a Matteo ho ricordato un papà simpatico, sincero e buono… E tuo figlio mi sembrava d’accordo.

Riguardo Suor Maria Laura debbo farti notare che è vero che era spontanea nel donarsi, ma quella sera, prima di uscire, visto che tutte le suore si erano già ritirate nelle rispettive camere, aveva chiamato il Parroco. Sì perché gli aveva confessato di avere un po’ paura e l’aveva pregato di trovarsi sulla piazza dell’appuntamento: come è avvenuto. Purtroppo, però, Suor Maria Laura, credendo di essere arrivata a convincere la ragazza a trascorrere la notte in collegio, non aveva accettato altra disponibilità da parte di Don Ambrogio.

Ci tengo a precisare questo perché non voglio far apparire la mia consorella una sprovveduta.

Comunque tu l’hai ben conosciuta!

Era davvero una donna pienamente donata, che fin dalla giovinezza aveva risposto generosamente ad una sollecitazione ricevuta da un sacerdote: “Devi fare della tua vita qualcosa di bello per gli altri”.

Tu accenni al libro che ho scritto “Suor Maria Laura Mainetti, la suora di Chiavenna ” Ed. S. Paolo.

Qui, più che focalizzare il tragico fatto di cronaca del 6 giugno 2000, mi soffermo sulla figura di Suor Maria Laura, poiché, come scriveva l’allora vescovo di Como Mons.Maggiolini che desiderava conoscere la suora nella sua vita quotidiana, “non si conosce il tramonto se non a partire dall’alba…l’epilogo (la morte) è preceduto da una sorta di martirio di ogni giorno”.

Ho cercato di presentare questa donna semplice, gioiosa, determinata che non aveva nulla di straordinario se non l’amore.

L’amore per “Gesù Risorto che, incarnato nella mia storia quotidiana, mi ama, mi perdona, mi rinnova e non mi abbandona mai”.

L’amore per “ogni persona in quanto tale e in quanto incarnazione del Cristo, particolarmente per i piccoli, i giovani e i meno amati”.

Questa è Suor Maria Laura che continua a percorrere le strade dell’Italia e non solo, con la sua testimonianza di donazione senza limiti che si è espressa in modo sublime là, in quella viuzza oscura quando le tre ragazze la pugnalavano e lei pregando chiedeva perdono per loro.

Ciao Enzo.

Non dimenticare che spesso dai discoli escono i Santi più affascinanti!

Suor Beniamina Figlia della Croce

Intervista di Vincenzo Di Michele rilasciata alla radio internazionale Russa “LA VOCE DELLA RUSSIA”

27 Settembre 2009

Il figlio di un soldato italiano: “si deve dare onore alla Russia”

Niva Mirakyan ed Elena Kovalenko – 1.07.2011, 18:52

ASCOLTA L’INTERVISTA A VINCENZO DI MICHELE

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Il destino dei soldati italiani che combatterono in Russia. A giudicare dalla posta redazionale, questo tema rimane caldo in Italia. Nell’anno del 70 anniversario dell’inizio della guerra della Germania nazista contro l’Unione Sovietica, che in Russia viene chiamata Grande Guerra Patriottica, “si deve dare onore alla Russia”,- ha deciso il figlio del soldato, scrittore Vincenzo Di Michele che combatté in Russia.

Intanto il nostro assiduo ascoltatore e Presidente dell’Associazione dei radioascoltatori italiani Giancarlo Venturi ci chiede di trovare negli archivi il Notiziario N 630 di Radio Mosca, constatando che 70 anni fa l’Italia combatté dalla parte ingiusta. Sopravvissuti nei sanguinosi combattimenti a Stalingrado, durante il gelido inverno russo, nei lagher della morte, nel dopoguerra tentarono di raccontare di tutto ciò nei loro libri come, per esempio, “Il sergente nella neve” di Mario Rigoni Stern. Ed ora giò i figli di quei soldati scrivono i propri libri su questo tema eterno.

Il libro di Vincenzo Di Michele “Io, prigioniero in Russia” basato sul diario del suo padre Alfonso Di Michele e’ stato un vero successo per l’autore. La cifra di 50 mille copie gia’ vendute fa impessione. Il libro racconta la storia di un giovane ragazzo abruzzese che nel 1942 e’ stato mandato a combattere in Russia a ridosso del Fiume Don e ha sopravvissuto nella prigione russa grazie paradossalmente alle donne russe. Con Vincenzo Di Michele parla il nostro corrispondente Niva Mirakyan.

Corrispondente: La “Grande Guerra Patriottica”, cosi e’ chiamata in Russia la Seconda Guerra Mondiale, e’ stato il periodo piu tragico della storia dell’ex-Unione Sovietica. Perchè Lei ha deciso di affrontare quest’episodio epocale?

Di Michele: Perchè mio padre prima di morire nel 1993, dopo ben 40 anni, ha deciso di scrivere un diario raccontando la sua guerra in Russia. E, quindi, ha raccontato la sua avventura di un giovane ventenne che e’ andato a combatere in Russia nella Seconda Guerra Mondiale. E,quindi, ho sentito il dovere di rendere una nuova visione storica, un nuovo panorama storico come mai prima si era raccontato perchè si e’ parlato sempre di strategie di guerra ma non della guerra di ragazzi di 20 anni e del popolo italiano e del popolo russo.

Corrispondente: Che cosa ha scoperto della Russia e dei russi mentre faceva la ricerca per il Suo libro, che non sapeva prima?

Di Michele: Un popolo di grande umanità. E’ stato sempre descritto nei libri… diciamo di queste sofferenze patite dagli italiani per via dei russi. Indubbiamente, la guerra e’ guerra, ma quello che non sapevo e’ stata l’umanità e soprattutto delle mamme russe perchè se io devo raccontare per quale motivo io sono ancora in vita, lo devo alle mamme russe che hanno aiutato tanti, tanti italiani.

Corrispondente: Che impressione ha fatto la Russia sul protagonista del Suo libro e come si e’ sentito li?

Di Michele: La Russia era un glomerato in mezzo della Seconda Guerra Mondiale perchè parlavamo ancora dell’Unione Sovietica. Io, quindi, tutta questa storia l’ho dovuta rivivere attraveso i racconti di mio padre. E non si puo negare come questi migliaia di morti che ci sono state, lo stesso mio padre ha fornito una nuova lezione perchè neanche la Russia si aspettava quell’enorme massa di prigionieri che hanno fatto. E poi si deve dire anche un’altro racconto che nessuno mai mette in evidenza. Gli stessi russi hanno avuto milioni e milioni di morti perchè addirittura, se non erro sono stati 20 milioni, hanno avuto piu perdite umane. Ma io di queste storie, però, di un ragazzo ventenne, di queste storie d’amore che si sono venute a verificare con dei prosegui nel tempo, le vorrei raccontare e anche tradurle in russo perchè e’ stato un nuovo modo adesso di vedere questa storia – non piu racconti militari e racconti di guerra ma racconti di popoli, racconti di decrezioni. Mio padre mi ha descritto le isbe e le mamme russe, quelle che facevano nella vita. Cioè, che hanno fatto nella vita vera. E’ una nuova realtà per noi italiani che non conoscevamo. Per questo con questo libro sono state vendute 50 mille copie e ho vinto premi alla memoria storica

Corrispondente: Perchè a Suo avviso, oggi, nel 2011, e’ ancora importante scrivere dei libri sulla Seconda Guerra Mondile?

Di Michele: Perchè e’ importante il revisionismo storico. Fino adesso hanno descritto la Russia come un luogo di sofferenza dove sono morti tanti italiani. E’ vero, lo devo dire, sono morti tanti italiani e anche tanti russi però si deve dare onore alla Russia. Innanzitutto, che il popolo italiano e’ andato li a combattere e quindi abbiamo invaso e poi la Russia come si sono trovati questa guerra in casa e nessuno ha mai messo in evidenza l’umanità di questo popolo, un grande umanità, e un grande aiuto e se io sono ancora qui oltre alle mame russe e’ stato per vie di queste ragazze, forse ci sono state anche storie d’amore, i famosi “italiansky khorosho”. Ma grazie a loro, grazie alla Russia io ho raccontato nuovi particolari, una nuova nazione che forse merita di essere approfondita.

Corrispondente Nel film-culto sovietico sulla Grande Guerra Patriottica “Il padre di un soldato” girato nel lontano 1964, il padre seguì il tragico destino di suoi figlio. Nel nuovo millennio il figlio del soldato Vincenzo Di Michele, attraverso il destino di suo padre ha raccontato degli italiani, che combatterono in Russia e videro con i propri occhi le sofferenze e l’onore del popolo russo. Il figlio del soldato ha deciso che si deve dare onore alla Russia.

Dalla radio ” La Voce della Russia ” Avete ascoltato il servizio del nostro corrispondente Niva Mirakyan.

Intervista di Vincenzo Di Michele rilasciata alla Televisione SKY, can 835, AB CHANNEL & L’ABRUZZO

1 Settembre 2009

Dal giornale “Il Centro”: L’odissea di un alpino Teramano raccontata ai Russi

14 Agosto 2009

Dal giornale "Il Centro":  L'odissea di un alpino Teramano raccontata ai Russi

Intervento alla camera dei Deputati del relatore Di Michele Vincenzo con dibattito sulla normativa agricola ed impatto ambientale e problematiche sui veicoli storici e trattori d’epoca

3 Agosto 2009

Intervento alla camera dei Deputati del relatore Di Michele Vincenzo con dibattito sulla normativa agricola ed impatto ambientale e problematiche sui veicoli storici e trattori d\’epoca 1/2

Intervento alla camera dei Deputati del relatore Di Michele Vincenzo con dibattito sulla normativa agricola ed impatto ambientale e problematiche sui veicoli storici e trattori d\’epoca 2/2

Interventi televisivi da parte di Vincenzo Di Michele ai programmi televisivi sulle testimonanze e sulla rivisitazione della storia

3 Agosto 2009

Interventi televisivi da parte di Vincenzo Di Michele ai programmi televisivi sulle testimonanze e sulla rivisitazione della storia 1/3

Interventi televisivi da parte di Vincenzo Di Michele ai programmi televisivi sulle testimonanze e sulla rivisitazione della storia 2/3

Interventi televisivi da parte di Vincenzo Di Michele ai programmi televisivi sulle testimonanze e sulla rivisitazione della storia 3/3

Vincenzo Di Michele omaggia il Ministro della Gioventù Giorgia Meloni con il libro ” Io prigioniero in Russia” alla manifestazione Estate in XX

3 Agosto 2009

Vincenzo Di Michele omaggia il Ministro della Gioventù Giorgia Meloni con il libro “Io prigioniero in Russia” alla manifestazione Estate in XX

Serata Conclusiva a Estate in xx ed elezione di MISS XX MUNICIPIO 2009

21 Giugno 2009

Domenica 21 Giugno alle ore 20,30 al Parco della Pace in via di Grottarossa 207 si svolgerà la serata conclusiva della manifestazione “ Estate in xx” , quale evento socio culturale dedicato alla cultura, sport e migliore integrazione della Comunità. L’evento di richiamo della serata presentata da Angelo Martini conduttore Rai 2 del programma” Numeri Uno”, è la sfilata in passerella di affascinanti ragazze per il conferimento della prestigiosa fascia “ Miss xx Municipio 2009” . Presenzieranno l’evento: il Presidente del XX Municipio Gianni Giacobini, l’Ass. alla cultura Marco Perina, il promotore di “ Estate in XX “ Giuseppe Calendino, il Cons. Comunale con delega alle pari opportunità Lavinia Mennuni , i deputati On. Fabio Rampelli e On. Marco Marsilio. Tra gli ospiti in giuria per il mondo della cultura e dello spettacolo saranno presenti : il principe Guglielmo Giovannelli, Alessandro Rispoli produttore del programma “ Tappeto Volante”, l’attore Maxi Gigliucci del programma Rai 1 “ Festa Italiana”, lo scrittore Vincenzo Di Michele autore del libro “ Io prigioniero in Russia”, l’avv. Leopoldo Lombardi presidente Associazione Fonografici Italiani, il regista e conduttore Raffaele Festa Campanile, la cantante Jessica Morlacchi vincitrice Sanremo 2001 con il gruppo Gazosa , l’attore Enzo Garramone e il Mago Eldin di Rai Notte. Per informazioni ed altro consultare il sito www.estateinxx.it

Serata Conclusiva a Estate in xx ed elezione di MISS XX MUNICIPIO 2009

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