Archivi del Giugno, 2009

Serata Conclusiva a Estate in xx ed elezione di MISS XX MUNICIPIO 2009

21 Giugno 2009

Domenica 21 Giugno alle ore 20,30 al Parco della Pace in via di Grottarossa 207 si svolgerà la serata conclusiva della manifestazione “ Estate in xx” , quale evento socio culturale dedicato alla cultura, sport e migliore integrazione della Comunità. L’evento di richiamo della serata presentata da Angelo Martini conduttore Rai 2 del programma” Numeri Uno”, è la sfilata in passerella di affascinanti ragazze per il conferimento della prestigiosa fascia “ Miss xx Municipio 2009” . Presenzieranno l’evento: il Presidente del XX Municipio Gianni Giacobini, l’Ass. alla cultura Marco Perina, il promotore di “ Estate in XX “ Giuseppe Calendino, il Cons. Comunale con delega alle pari opportunità Lavinia Mennuni , i deputati On. Fabio Rampelli e On. Marco Marsilio. Tra gli ospiti in giuria per il mondo della cultura e dello spettacolo saranno presenti : il principe Guglielmo Giovannelli, Alessandro Rispoli produttore del programma “ Tappeto Volante”, l’attore Maxi Gigliucci del programma Rai 1 “ Festa Italiana”, lo scrittore Vincenzo Di Michele autore del libro “ Io prigioniero in Russia”, l’avv. Leopoldo Lombardi presidente Associazione Fonografici Italiani, il regista e conduttore Raffaele Festa Campanile, la cantante Jessica Morlacchi vincitrice Sanremo 2001 con il gruppo Gazosa , l’attore Enzo Garramone e il Mago Eldin di Rai Notte. Per informazioni ed altro consultare il sito www.estateinxx.it

Serata Conclusiva a Estate in xx ed elezione di MISS XX MUNICIPIO 2009

Intervista di Paolo Tolotti in occasione conferimento PREMIO DI CULTURA E VITA ALPINA

17 Giugno 2009

PREMIO DI CULTURA E VITA ALPINA ASSEGNATO AL GIORNALISTA ROMANO VINCENZO DI MICHELE

IO, PRIGIONIERO IN RUSSIA” RAGGIUNGE LE 20.000 COPIE VENDUTE

Il Premio di Cultura e Vita Alpina, assegnato ad aprile 2009 presso l’Oratorio dei Disciplinanti a Finale Ligure, è stato istituito dall’ing. Alberto De Cia per onorare la memoria del padre, Gen. Di Divisione Amedeo De Cia, un grandissimo alpino che ha avuto una lunga carriera partecipando a tre guerre e meritando sul campo numerose onorificenze per il valoroso e talora eroico comportamento: fu tra l’altro tra i primi a varcare il Piave nella riscossa di Vittorio Veneto successiva alla disfatta di Caporetto subita dall’esercito italiano durante la prima guerra mondiale. Sul finire della sua carriera il Generale De Cia ebbe il comando della Scuola Allievi Ufficiali di Bassano, fino a raggiungere i massimi incarichi militari in ambito alpino. Il premio “Amedeo De Cia” è rivolto a coloro che ripropongano alle attuali generazioni i valori della cultura alpina, ad uomini di montagna che si siano distinti in gesti di speciale sensibilità umana tesi a perpetuare lo spirito alpino e ad alpini in armi che con il loro agire ricalchino i tradizionali valori degli alpini. Quest’anno il premio è stato assegnato al giornalista romano Vincenzo Di Michele per l’attenta opera letteraria delle memorie del padre, Alfonso Di Michele, reduce dalla campagna di Russia.

La Famiglia Di Michele, infatti, originaria di Pietracamela, nell’Appennino Abruzzese, vide nel 1942 l’arruolamento nel corpo degli Alpini, Battaglione L’Aquila, del figlio minore Alfonso appena ventenne, con destinazione il fronte Russo. La spedizione militare dell’ARMIR, L’Armata Italiana in Russia voluta da Benito Mussolini, si rivelò uno dei peggiori disastri militari della storia italiana con circa 30.000 morti sui campi di battaglia e 60.000 morti nei brutali campi di concentramento russi, dai quali ben pochi prigionieri poterono fare ritorno a casa, riportandone inoltre segni indelebili nel corpo e nello spirito. Alfonso fu uno dei 10.000 reduci che poté fare ritorno al suo paese dopo quattro anni di prigionia trascorsi tra i campi di concentramento Siberiani e i campi di lavoro nel Kazakistan, nei quali venne sistematicamente negata ai prigionieri, assieme ai più elementari diritti, anche la dignità di persone umane.  Nella biografia di Alfonso Di Michele si ripercorre con gli occhi di uno dei diretti protagonisti, una pagina di storia italiana ed europea, che ha il pregio di far riflettere il lettore di oggi sul significato della guerra e della pace oltre che sul valore degli alpini che vi presero parte. Dopo aver fatto ritorno alla sua terra ed alla sua famiglia, Alfonso fu costretto a convivere per tutta la vita con i malanni derivanti dalle sofferenze e dalle privazioni patite e nascose dentro sé stesso la memoria indelebile della sua prigionia, condivisa nel corso della sua vita unicamente con l’amico Dante Muzi, a sua volte reduce dalla Russia. Abbiamo rivolto all’autore di “Io, prigioniero in Russia”, Vincenzo Di Michele, alcune domande:

Come è nata l’idea dell’opera?: Mio padre ha sempre raccontato in modo generico e distaccato la sua avventura in Russia come se quella storia non gli appartenesse; ma io intuivo che i suo scarni resoconti, ripetuti in famiglia a cantilena, nascondevano ben altro. Quando dopo la sua scomparsa ho potuto leggere il suo diario di quegli anni ne sono rimasto profondamente toccato e ho sentito l’esigenza di rintracciare l’amico Dante Muzi, del quale avevo sentito parlare da parte di mio padre, per poter raccogliere ulteriori testimonianze.

Che cosa l’ha spinta a raccontare dei fatti della vita di suo padre ad oltre sessant’anni dal loro svolgimento?: Mi sono reso conto dal diario e dalle testimonianze raccolte, di quali vicende avessero affrontato mio padre ed i suoi sfortunati commilitoni, ed ho sentito il dovere oltre al desiderio di pubblicare quest’opera, per testimoniare ed onorare la memoria di mio padre e dei tanti che come lui hanno partecipato alla campagna di Russia senza averne potuto raccontare l’esito.

Qual’è stata l’accoglienza riservata al suo libro?: Ho ricevuto diversi riconoscimenti ma ciò che mi ha colpito maggiormente è l’interesse riscontrato da parte dei lettori. Fino ad oggi sono state vendute 20.000 copie di “Io, prigioniero in Russia”; attualmente sto pensando alla possibilità di trarne una versione cinematografica..

Ha intenzione di dare un seguito ad “Io, prigioniero in Russia”?: Si sono attualmente impegnato nella raccolta di materiale inedito in merito alle vicende dei reduci dalla Russia. Chiunque voglia raccontare la propria storia o quella dei propri familiari può mettersi in contatto con me tramite il sito internet www.vincenzodimichele.it. Tra l’altro attraverso il mio sito ho già potuto mettere in contatto familiari di militari scomparsi in Russia con reduci che a distanza di anni hanno potuto raccontare di loro.
Vincenzo Di Michele con “Io, prigioniero in Russia” ha ricevuto inoltre il premio Baiocco alla memoria storica ed è stato encomiato dal Presidente della Repubblica Italiana.

Vincenzo Di Michele presenta in conferenza stampa la manifestazione  Estate in XX

5 Giugno 2009

5-Giugno-2009 | 15:30 | Invia questo articolo ad un amico

Una manifestazione culturale, sportiva, di intrattenimento ma anche di incontri e dibattiti. Questo sarà la terza edizione dell’evento Estate in XX presentata questa mattina nella cornice della Torretta Valadier di Ponte Milvio da Vincenzo Di Michele alla presenza di Lavinia Mennuni, Consigliere Comunale con delega alle Pari Opportunità, Gianni Giacomini, Marco Perina e Giuseppe Calendino rispettivamente Presidente, Assessore alla cultura e Presidente della commissione cultura del XX Municipio.

“Un fiore all’occhiello dell’offerta estiva ai cittadini di Roma Nord”. Così ha definito la manifestazione Marco Perina “un appuntamento ormai fisso, atteso e molto partecipato non solo dai residenti di Grottarossa ma di tutti i quartieri limitrofi”.Già, perché Estate in XX, con il patrocinio del Municipio,  si tiene dal 12 al 21 Giugno proprio in via di Grottarossa 207, sulla Cassia, nel famoso Parco della Pace, un polmone di verde nel quale i bambini dalle 16 in poi potranno fare sport in aree attrezzate e giocare mentre la sera, ai più grandi, saranno offerte gratuitamente serate di allegria e di divertimento, concerti musicali e musica popolare, insomma eventi per tutti i gusti. “Ma anche dibattiti ed incontri con le istituzioni” ha tenuto a precisare Giuseppe Calendino “perché Estate in XX vuole essere anche opportunità di aggregazione dei cittadini intorno ai temi del quartiere, della qualità della vita di questo spicchio di Roma, dei problemi e delle difficoltà di tutti i giorni”.

Max Gigliucci, responsabile artistico della manifestazione, ha sottolineato invece la qualità del programma che vede ogni sera un appuntamento diverso a dimostrazione del grande sforzo creativo ed organizzativo. “Uno sforzo ammirevole” ha aggiunto Calendino “perché tutta l’organizzazione si basa sul lavoro volontario di una ventina di ragazzi mossi solo dall’amore per il territorio e dalla voglia di darsi da fare per la comunità” .

Insomma, le premesse perché Estate in XX sia una terza edizione di successo ci sono tutte. Il Presidente Gianni Giacomini nel definire “un ottimo lavoro quello di Giuseppe Calendino, tenace ispiratore della manifestazione” ha promesso che non mancherà di passarvi diverse serate. E lo ha promesso anche Lavinia Mennuni, colpita dalla capacità organizzativa che questo territorio può esprimere. Ma Mennuni e Giacomini saranno in ottima compagnia, perché in coda alla conferenza stampa abbiamo raccolto voci di altre significative presenze …

1° sfilata dei trattori d’epoca  per le vie di Roma

3 Giugno 2009

Nell’ambito della manifestazione “Operazione Tuono Viaggiante”, VI edizione, dal tema “omaggio alla Repubblica fondata sul Lavoro”, per i 60 anni della Costituzione, organizzata dal CAMAE (Club amatori macchine agricole d’epoca) di Castiglion Fibocchi- Arezzo, fondato da Ernesto Ferrini, avrà luogo per la prima volta a Roma, con la collaborazione del dr. Vincenzo Di Michele, una sfilata di antichi trattori, simbolo del lavoro e di sviluppo tecnologico.
Il presidente del XX municipio di Roma, Gianni Giacomini darà il via alla sfilata che partirà da Grotta Rossa la mattina di sabato 13 giugno alle ore 9  e percorrerà le vie del centro fino al Campidoglio dove verrà salutata dalle autorità del Comune di Roma, al quale il CAMAE lascerà un omaggio-ricordo della manifestazione.

Questa prima e unica sfilata storica di trattori d’epoca, per lo più a “testa calda”, degli anni ’30-40 e ’50-60 è stata resa possibile grazie anche all’interessamento dell’on. le Lavinia Mennuni, che si è prodigata affinchè si realizzasse un simile evento all’insegna della tradizione, che rappresenta anche un’opportunità per tutti i cittadini di ammirare per la prima volta nella capitale mezzi storici rari, che tanto hanno fatto per alleviare la fatica dell’uomo e aiutarlo nel suo duro lavoro.

Da segnalare anche il convegno che si terrà il giorno prima: 12 giugno presso la Sala conferenze della Camera dei Deputati alle ore 16, di cui si allega l’invito

Vincenzo Di Michele


Sfilata dei trattori d’epoca
15/06/2009

Roma, 15 giu 2009 – Si è svolta sabato scorso la prima sfilata di trattori d’epoca per le vie di Roma, un omaggio alla tradizione agricola e alla storia dello sviluppo tecnologico del nostro paese. L’evento è stato organizzato dal CAMAE (club amatori delle macchine agricole d’epoca), nell’ambito della sesta edizione della manifestazione “operazione tuono viaggiante” dal tema “omaggio alla repubblica fondata sul lavoro”, con la collaborazione dello scrittore Vincenzo Di Michele. Punto di partenza della sfilata è stata via di Grottarossa, nell‘area che ospita la manifestazione “Estate in XX”.

I trattori, per la maggior parte a “testa calda” degli anni 40′, 50′ e 60′, sono arrivati a Roma su grandi auto camion da diverse parti d’Italia e nelle prime ore del mattino di sabato sono stati preparati per la sfilata. Intorno alle dieci e mezza è arrivato anche il Presidente del XX Municipio Gianni Giacomini che ha dato il via alla manifestazione. Da via di Grottarossa i trattori hanno percorso la via Cassia e hanno raggiunto la piazza di Ponte Milvio. La sfilata si è poi indirizzata verso il Foro Italico dove ha attraversato il Tevere per raggiungere il quartiere Flaminio. I trattori hanno effettuato una sosta nei pressi di Viale XVII olimpiade, al Villaggio Olimpico, dove ad attenderli c’era Lavinia Mennuni, Consigliere Comunale con Delega alle Pari Opportunità, che molto si è spesa, nei mesi passati, per la realizzazione della sfilata. In occasione della sosta al Villaggio Olimpico Il Presidente Giacomini ed il consigliere Mennuni hanno conferito dei riconoscimenti ai partecipanti. La manifestazione, di certo offuscata da eventi di più ampia visibilità che si sono tenuti nella stessa giornata, prima di tutto il Gay Pride, ha rappresentato comunque un’occasione importante per i cittadini di Roma per ammirare, per la prima volta nella Capitale, molti mezzi storici rari che hanno avuto storicamente un ruolo importantissimo nella vita materiale di molti contadini italiani.

Luigi Gaetani d’Aragona
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