Il racconto del capitano della Lazio su Franz Beckenbauer nella loro esperienza calcistica al Cosmos, dal libro di Vincenzo Di Michele: “Pino Wilson vero capitano d’altri tempi”

Vincenzo Di MicheleArrivai al Cosmos all’età di 33 anni, nel pieno della mia maturità calcistica. Appartenendo a una squadra di vertice del campionato e avendo giocato in Nazionale e anche ai mondiali del ’74, pensavo in quei tempi, di aver oramai raggiunto il mio apice calcistico. Invece fu proprio  il campo a smentirmi grazie al  contatto gomito a gomito con quei campioni, ogni giorno negli allenamenti. Pelé: una storia a parte. Ogni volta che arrivava al campo, con umiltà e dedizione si metteva a palleggiare per più di un’ora. Vedevi quella palla accarezzata e coccolata dai suoi piedi che prendeva traiettorie funamboliche. Per non parlare della tecnica e della potenza balistica di Carlos Alberto, il capitano della Nazionale brasiliana campione del mondo nel 1970 in Messico. Però il giocatore che mi diede la possibilità di arricchire ulteriormente il mio bagaglio tecnico,poiché giocava nel mio stesso ruolo, è stato proprio Franz Beckenbauer. Con lui affinai la chiave di lettura dell’azione in via anticipata giacché la sua notevole intelligenza tattica, gli permetteva una visuale di ampio raggio.

A proposito di Beckenbauer, come non raccontare questa storia?

In quel campionato, non giocai nella mia solita posizione. Del resto,nel ruolo di libero non giocava uno qualsiasi, bensì un certo Franz Beckenbauer. Quel giorno si  giocava una partita decisiva per l’ assegnazione del titolo. Faceva molto caldo e faticavamo molto in campo e le energie venivano sempre meno. Nell’intervallo tra il primo e il secondo tempo, dopo una prima parte della gara giocata in maniera pessima della nostra squadra, mi avvicinai a Chinaglia e gli dissi che Beckenbauer era in giornata no. Praticamente,la sua prestazione stava condizionando negativamente l’andamento di tutta la squadra. Appresa la mia comunicazione, Giorgio dapprima mi guardò un po’ perplesso, poi replicò:
“Ma sei sicuro?”.

Gli risposi: “Certo che sì!”. Quindi, si allontanò.

Dopo circa un minuto lo vidi mentre si defilava in un colloquio appartato con l’allenatore Eddie Firmani. Udii solamente Chinaglia che testualmente stava così ribattendo al nostro allenatore, in modo imperioso: “Sì! Il tedesco! Hai capito bene! Deve uscire il tedesco!”. Come rientrammo in
campo, notai che Beckenbauer era stato sostituito. Fortunatamente nel secondo tempo la partita si tramutò positivamente e la vincemmo, ma non ho ancora il coraggio di pensare alla possibile reazione di Chinaglia e a tutte le conseguenze per via di quella forzata esclusione di Beckenbauer, nel caso l’avessimo persa.

Grazie Pino, il tuo ricordo continua a vivere nei tuoi racconti

Vincenzo Di Michele

Copertina e retrocopertina libro Pino Wilson

Copertina e retrocopertina libro Pino Wilson

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