Concerto di Inizio anno  2010  al Duomo di Arezzo dell’orchestra Guido d’Arezzo e intervento dello scrittore Vincenzo Di Michele

CONCERTO DI INIZIO ANNO 2010 al Duomo di Arezzo : Vincenzo Di Michele e suo figlio Matteo con il Dr Ernesto Ferrini e con il Direttore Artistico 
CONCERTO DI INIZIO ANNO 2010 al Duomo di Arezzo : Vincenzo Di Michele e suo figlio Matteo con il Dr Ernesto Ferrini e con il Direttore Artistico

Concerto di Inizio Anno dell’Orchestra “ Guido d’Arezzo e intervento dello scrittore Vincenzo Di Michele

di Claudio Santori

L’iniziativa del Lions Club Arezzo Host e del Rotary Club Arezzo presieduta dal dott. Ernesto Ferrini è stata quella di salutare il nuovo anno con un concerto. Giunta alla sua quinta edizione, è divenuta uno dei più prestigiosi appuntamenti musicali, e non solo per gli aretini poiché si tiene tradizionalmente in coincidenza con la Fiera dell’ Antiquariato. Così  domenica scorsa la Cattedrale conteneva a malapena, con centinaia di persone in piedi, il pubblico accorso ad assistere al concerto dell’ Orchestra “Guido d’Arezzo” impegnata in un programma al tempo stesso popolare e di altissima caratura musicale con i due più celebri valzer di Strauss (Danubio blu e Kaiserwalzer) incastonati fra ouvertures di Mozart (Nozze di Figaro e Flauto Magico) e di Rossini (Barbiere di Siviglia e Gazza Ladra). L’orchestra, composta in grandissima parte da giovani esecutori, molti dei quali aretini doc che hanno questa unica occasione per fare musica, ha dimostrato di aver raggiunto un alto grado di maturità tecnica ed espressiva, scattante e flessibile negli archi e brillante nei fiati, con ottime prime parti: saldamente tenuta in pugno dal direttore Riccardo Parravicini (che ha fatto registrare un lusinghiero successo personale) ha entusiasmato il pubblico che ha reclamato e ottenuto, con una standing ovation finale la ripetizione della mozartiana ouverture delle Nozze di Figaro. Continuando la tradizione di abbinare alla musica una pagina letteraria, durante l’ intervallo lo scrittore Vincenzo Di Michele ha letto un’intensa e commovente pagina del suo libro “Io, prigioniero in Russia”,- oltre 30.000 copie vendute – pluripremiato alla memoria storica e alla vita e cultura alpina tratto dalle memorie del padre, Alfonso, alpino della Divisione “Julia” in quella che è stata definita la campagna militare più sanguinosa della storia mondiale (Editore Maremmi, Firenze).



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